
Un giardino di nome Garfagno.
Garfagno è un piccolissimo abitato nel comune di Villa Minozzo, sull’Appennino Tosco- Emiliano. Per me che fin da piccola venivo qui in vacanza è il luogo dei miei ricordi più sereni. Non ne eravamo consapevoli, ma era già un turismo a km 0!

Con la mia famiglia salivamo quassù da Genova appena era possibile e trascorrevamo nella nostra casetta giorni di pace, di semplicità e soprattutto di cordialità con le persone intorno. In questi posti ci si conosce tutti e non manca mai uno scambio anche solo per un saluto. Il mio desiderio è sempre stato quello di trasferirmi in questo luogo della mia infanzia, luogo peraltro che ha dato i natali a mia madre, e appena ho potuto mi sono trasferita. Poi gli eventi della vita mi hanno portato a vivere a Sologno che dista pochi km da Garfagno, ma l’affetto che provo verso questo posto è rimasto immutato.
Vacanze spensierate
Le vacanze che trascorrevamo da bambini in Appennino erano sinonimo di libertà, natura, esperienze sociali e rurali. Potevamo spaziare da soli per strada, nei campi, nelle aie del paese e i giorni erano tutti diversi ed emozionanti. Un posto che frequentavamo spesso era “La Peschiera del Mulino”. Quasi tutti i giorni ci recavamo a piedi in questo angolo di paradiso, con le sue vasche di acqua fresca e limpida, le trote, i giochi per i bambini e un’accoglienza genuina e rustica da parte dei gestori.

Nuovi turismi a km 0
Oggi questo spazio è rinato a nuova vita grazie a Valeria e Maurizio. Lei degna discendente dei vecchi gestori, imprenditrice con competenze e formazione in agricoltura. Lui biologo, con esperienza nel settore ittico e guida ambientale escursionistica. Un bel mix! Giovani, con ottime idee e visioni future per il nostro territorio. Guarda caso si sono conosciuti alcuni anni fa proprio alla peschiera e da lì è partito il loro percorso di vita privata e imprenditoriale.

L’ Azienda agricola” Cà D’Gianant” è il suo attuale nome, anche se “Peschiera del Mulino” resta la sua vera identificazione. Mi fermo volentieri a parlare con i due giovani gestori, condividiamo spesso i nostri progetti e ne ipotizziamo di nuovi da fare magari assieme! Come l’idea di segnare un sentiero che porti dall’Ostello “La Scuola” alla Peschiera per chi volesse farsi una passeggiata ristoratrice prima di pescare le trote che poi mangerà alla Peschiera stessa e successivamente il ritorno dallo stesso percorso per una digestione tra la natura.

Lo scorso anno 2020 che ci ha imposto di fermarci per l’emergenza sanitaria, ci siamo dedicati ad esperimenti culinari a base di trota come i tortelli trota e ricotta (Az. Agr. “Le Cornelle”), conditi con pomodoro (Az. Agr. “La Contadinella”), ingredienti a km zerissimo come pure per l’impasto (farina Az Agr “Prato Rastrellino”; uova Avicola “Alberti Tamara”).

Il principio è quello di sfruttare i prodotti locali dando spazio alle aziende agricole del territorio dell’Appennino Reggiano in un’ottica di turismo eco sostenibile
L’ostello “La Scuola” sarà sempre al fianco di queste piccole realtà che, con il loro lavoro, rendono un servizio alla comunità e a chi sceglie i nostri monti per venire in vacanza.
Imperativo: mai fermarsi!
Valeria e Maurizio stanno continuando a valorizzare e specializzare la loro inusuale attività, creando nuovi servizi e attrattive per rendere definitivamente speciale questo luogo incantato.

Andare alla Peschiera per me è come fare un salto nel passato, oltre che assaporare un momento di relax, come essere in un’altra dimensione, e tornando a casa godere della distensione che ho assorbito tra le sue vasche. Da sempre mi identifico nell’elemento acqua e lì ce n’è davvero tanta!
A cura di Angela Delucchi, titolare Ostello “La Scuola”